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Whatsapp in incognito: la versione Beta dell’app di messaggistica che migliora la tutela della privacy degli utenti

whatsapp in incognito | aggiornamento whatsapp | non farsi vedere online whatsapp

Whatsapp è uno strumento che viene spesso utilizzato per comunicare anche a livello aziendale. Non solo perché è disponibile una sua versione business, ma la chat di messaggistica può essere sfruttata anche nella sua versione base per inviare comunicazioni ai clienti o ai collaboratori.

Nonostante i numerosi punti a favore di questa applicazione e la sua innegabile praticità e immediatezza di utilizzo, Whatsapp spesso non viene vista di buon occhio nei contesti professionali, perché è molto difficile salvaguardare la propria privacy quando la si utilizza.

La app permette di mostrare il proprio stato (cioè quando si è online), l’orario dell’ultimo accesso e l’immagine del profilo. Sono anche mostrate le conferme di lettura, le famose “spunte blu” che indicano quando il destinatario ha visualizzato il messaggio.

Dalle impostazioni sulla privacy è possibile modificare ciò che si desidera mostrare ai propri contatti o a chi ci scrive utilizzando questo canale. Quindi è possibile scegliere di disattivare le spunte blu, l’orario dell’ultimo accesso e non mostrare alcuna immagine del profilo.

Tuttavia ad oggi rimane impossibile nascondere quando si è online. Questo rappresenta sicuramente un ostacolo per la tutela della propria privacy, perché chiunque può ancora vedere quando siamo attivi sull’applicazione.

In ambito professionale il problema è ancora maggiore perché con Whatsapp è impossibile mantenere un certo livello di riservatezza e non doversi preoccupare, ad esempio, di rimanere online sulla app mentre un cliente è in attesa di risposta.

Sembrerebbe però esserci una svolta in questo scenario: è in test una versione Beta di Whatsapp in cui è possibile rendersi completamente invisibili e utilizzare la chat di messaggistica senza che gli altri possano vedere quando siamo attivi. Una funzione molto utile per contrastare lo stalking e mantenere la giusta riservatezza sul lavoro.

In attesa del lancio ufficiale della nuova versione, cerchiamo di scoprire cosa aspettarsi da Whatsapp in incognito e come potrà aiutarti a tutelare la privacy e la sicurezza in azienda.

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Tutte le novità del nuovo aggiornamento di Whatsapp

Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare di questa versione nuova di Whatsapp che è stata identificata dalle testate di news e informazione con il nome di “Whatsapp in incognito”, dall’inglese “Whatsapp stealth”. Ma il nome non deve trarci in inganno e non dobbiamo associarla erroneamente alla navigazione in incognito sui siti web.

Quando scegliamo di navigare in incognito su un sito web, ciò significa che non lasciamo (quasi) traccia delle nostre ricerche sul device che utilizziamo. Whatsapp in incognito, invece, ha tutta un’altra funzione: le modalità con cui le chat vengono conservate sul dispositivo non cambiano ma diventa possibile nascondere agli altri utenti quando la stiamo utilizzando.

Come per l’impostazione dell’ultimo accesso e delle conferme di lettura, anche qui vige la regola della reciprocità: se diremo all’app di non mostrare il nostro stato online ai contatti, smetteremo automaticamente anche di vedere quelli degli altri.

Riportiamo qualche piccola anticipazione: sembrerebbe che la modalità in incognito sarà vincolata a quella dell’ultimo accesso. Quando decidiamo a chi mostrare il nostro ultimo accesso all’applicazione, possiamo scegliere tra le seguenti opzioni:

  • tutti;
  • i miei contatti;
  • i miei contatti tranne…
  • nessuno

Per la modalità in incognito, potremo invece scegliere soltanto se non mostrarci online a nessuno oppure selezionare la stessa impostazione dell’ultimo accesso. Per il momento, sembrerebbero non essere possibili ulteriori personalizzazioni.

Non farsi vedere online su Whatsapp: i vantaggi per imprenditori e dipendenti

Whatsapp stealth al momento è soltanto sviluppato in versione Beta per il sistema operativo iOS, ma sembrerebbe non mancare molto al lancio dell’aggiornamento che conterrà questa interessante opzione per tutelare la privacy degli utenti.

Se inizialmente tutte queste funzionalità delle app di messaggistica (ultimo accesso, spunte blu ecc.) potevano rappresentare un valore aggiunto per la User Experience, oggi abbiamo prova che non è più così.

Molto spesso, infatti, questi strumenti sono stati utilizzati per stalking e mobbing anche all’interno di contesti professionali ed è quindi giunto il momento di dare la possibilità agli utenti di difendere la propria privacy. La nuova modalità incognito di Whatsapp rappresenta in questo senso un enorme passo avanti.

Un cambiamento apparentemente così marginale potrebbe apportare numerosi vantaggi anche all’interno di un’azienda, perché permetterà ai dipendenti di:

  1. utilizzare Whatsapp per le comunicazioni interne e con i clienti senza la pressione psicologica di dover dare una risposta immediata;
  2. diminuire le probabilità che Whatsapp venga utilizzato come strumento per portare avanti azioni di mobbing e stalking;
  3. sfruttare la comodità e la praticità della messaggistica istantanea mantenendo un livello di riservatezza pari a quello della posta elettronica.

Nel suo piccolo, il nuovo aggiornamento potrà rappresentare una vera e propria svolta e rendere le comunicazioni di lavoro più agili, veloci e allo stesso tempo sicure: un aspetto da non sottovalutare, che agevola sicuramente anche chi lavoro da remoto.

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Whatsapp e app di messaggistica: sono sicure?

Quando si parla di privacy, è impossibile non fare riferimento alla sicurezza e alla tutela dei propri dati. E da questo punto di vista, le app di messaggistica sono sicure? Tendenzialmente sì, anche se come ogni strumento di comunicazione digitale presentano dei pro e dei contro.

Negli ultimi anni, hanno soppiantato l’uso degli sms e in ambito lavorativo si sono rivelate molto utili per le comunicazioni, soprattutto durante lo smartworking. Questo perché:

  • sono semplici da utilizzare;
  • possono essere utilizzate su qualsiasi sistema operativo;
  • hanno una versione desktop.

A differenza di quanto molti credono, Whatsapp è più sicuro delle mail perché sfrutta la crittografia end-to-end, un sistema di comunicazione che permette soltanto al mittente e al destinatario di leggere il contenuto del messaggio.

Ci sono però anche alcuni contro, “lati oscuri”, dei quali è necessario tenere presente per poter fare un uso corretto e consapevole dell’applicazione. Whatsapp infatti è di proprietà di Facebook e ci sono molti dubbi sullo sfruttamento dei dati personali per attività di profilazione. Inoltre i messaggi vengono conservati sui server dell’azienda e molti metadati non sono conservati in forma cifrata.

Con la giusta attenzione e spirito critico, è possibile però riuscire a sfruttare le app di messaggistica istantanea anche all’interno dei contesti lavorativi, beneficiando dei loro numerosi vantaggi. Grazie a futuri aggiornamenti come l’imminente Whatsapp in incognito, questi strumenti ci permetteranno di difendere in maniera migliore la nostra privacy.

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