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Che server scegliere? Semplice, quello custom

Che server scegliere? Semplice, quello custom| server e1452016020259

Quante volte ti sarà accaduto di perdere dati, informazioni e file dal pc?

Ogni volta ci ripromettiamo di far navigare in altri lidi questi dati e, puntualmente, ci ritroviamo con il pc pieno di dati importanti che non abbiamo attribuito altrove.

Sfruttando la potenza della tecnologia, un sistema gnu/Linux ed un semplice pc, è possibile mettere una volta per tutte fine al vecchio problema della formattazione o della perdita di dati importanti

Foto, musica, video e documenti potranno essere immagazzinati su un nostro server che, con un po’ di buona volontà e seguendo queste semplici istruzioni, potrà essere realizzato in nostra totale autonomia.

custon server

Uso di un programma di configurazione automatico

Scetticismo a parte, di un aiuto dobbiamo pur avvalerci se vogliamo conseguire buoni risultati

Per prima cosa dobbiamo provvedere a mettere online i file presenti sul nostro pc affinché siano raggiungibili, via internet, da altri device.

Quello di cui abbiamo bisogno per farlo è un programma che configuri il server in autonomia.

Tra i validi strumenti che il web mette a nostra disposizione vi è Sync Box, una soluzione gratuita, flessibile e compatibile con tutti i pc Windows, Mac, smartphone Android e iPhone.

La procedura per configurare il server è automatica e semplice, per farlo è sufficiente scaricare il programma Sync Box server dalla pagina del download.

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Apache: personalizziamo le nostre risorse

L’installazione e la configurazione di Apache ci consentono di personalizzare rendendo private alcune risorse in modo tale da inibire l’accesso di terze parti all’interno della nostra rete locale.

Una volta installato Apache bisogna procedere con la configurazione del web server in modo tale da avere disponibili tutte le funzionalità e tutte le caratteristiche a nostro esclusivo vantaggio. I file di configurazione di Apache sono tutti molto diversi tra loro, in quanto chiamati ad assolvere ciascuno una data funzione: apache2.conf, ad esempio, include le principali opzioni, httpd.conf contiene i parametri configurati dall’user, ports.conf include l’elenco degli accessi disponibili per Apache.

Con queste semplici mosse sarà possibile creare un piccolo cloud server in tempi davvero ristetti in maniera facile ed intuitiva: gli affanni riserviamoli per altre operazioni a cui il pc abitualmente ci chiama.

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